Ci sono attimi che sembrano durare giorni, che non ci si riesce.
Non si riesce a fare e a reagire.
Solo un vortice di pensieri che si inabissa in profondità che non credevi ti possedessero.
E stai lì, inerme, a pensare, pensare, pensare.
L’unica cosa che pensi è pensare.

Curioso come un tempo ciò che oggi ti annoia ti appassionava così tanto.
Ti emozionava.
Ti riempiva di gioia, perché ciò che era importante per te era solo ridere e far ridere.

Improvvisamente tutto quello è svanito.
E forse svanisce perché si cresce,
perché si matura,
perché si è proiettati in orizzonti nuovi.

Un tempo mi sarei disperato per questo,
perché non riuscivo a dare questa spiegazione.
“Il cambiamento è una cosa negativa”, mi ripetevo.
E ancora oggi, con difficoltà, quel sentimento di rabbia difficilmente mi scivola via.
Ma ciò che non è cambiato in me è questo senso di inabissamento.

Ora non mi va, non lo so…

Nella solitudine gestiamo la noia con creatività e curiosità.
Una curiosità che ti porta verso sentieri nuovi.
Ma insieme, la noia non porta da nessuna parte,
poiché quel muro che vi divide sembra ergersi infinito e invisibile tra voi,
lasciando solo del silenzio che non può essere colmato.